Sono Claudio Turina, abito a Venezia e ho voluto passare il mio compleanno (22 agosto 2014) a Plaszòw – Auschwitz – Birkenau. Vi chiederete: “Perché proprio in quei luoghi di dolore e morte?”. Perché ho compiuto sessantanove anni e, secondo me, entrando nei settanta s’inizia a vivere la vecchiaia. Questo è il motivo per cui ho voluto essere lì, vedere e toccare la disperazione di milioni di persone giovani, e bambini, i quali non speravano di arrivare nemmeno al giorno dopo. La visita deve servire per essere felici di essere liberi, di poter invecchiare e anche di essere vecchi, ma, paradossalmente, anche di essere malati e curati, se si è curati. Loro erano soltanto terrorizzati e disperati, paralizzati dalla paura e di non poter fare nulla.
Da quelle visite, sono tornato con la mante annebbiata, tanto è inimmaginabile quello che è accaduto. L’evento storico è talmente immenso da poterlo paragonare all’Esodo del popolo ebraico dall’Egitto: Mosè li portava verso la speranza e la libertà; Hitler verso la disperazione e la morte.
Il mio soggiorno è stato organizzato dalla gentilissima e preparatissima accompagnatrice turistica Ewa Piatkowska. Ewa è stata impeccabile. Grazie!